THE ISLAND

Ispirato al testo The Island di John Donne, il lavoro coreografico gioca su due piani reale e immaginario. Due anime si incontrano lasciando che il tempo si perda tra loro, un incontro che non ha precedenti che spinge l’individualismo a non avere forma, un corpo ‘smembrato’ che coreograficamente si perde per concedersi semi di contemplazione.

Il corpo gioca alternando momenti di controllo a momenti di trance totale dove i due corpi si supportano in un viaggio dove non è data sapere la destinazione.

Quando una campana rintocca ci ricorda che noi non siamo degli individui isolati ma facciamo parte della comunità ed anche di tutto ciò che ci circonda e tutto questo ci arricchisce e se qualcosa o qualcuno viene meno anche noi ci sentiamo sminuiti come se ci mancasse una parte di noi stessi.

Musicalmente etereo, la performance lascia spazio alle riflessioni donando uno sguardo sospeso tra mistico e umano.